CREMONA – Prosegue con grande successo la 27esima edizione della Festa del Torrone di Cremona, la kermesse gastronomica dedicata al dolce che più di ogni altro rappresenta la tradizione natalizia italiana. Oggi, tra i protagonisti dell’evento, il maestro pasticciere Marco Antoniazzi, titolare dell’omonima pasticceria di Mantova, che ha ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua eccellenza nel campo della pasticceria e della tradizione dolciaria mantovana.
UN TALENTO CHE FA DEL DOLCE UNA PERFEZIONE
Nel corso di un emozionante incontro, Marco Antoniazzi ha ricevuto una targa che premia “l’eccezionale talento della passione e dell’arte” che il pasticcere mette in ogni sua creazione. A consegnare il riconoscimento è stato Stefano Pellicciardi, patron della Festa del Torrone, che ha sottolineato: “Ogni dolce creato da Marco Antoniazzi è un’esperienza unica e indimenticabile. Siamo felici e orgogliosi di averlo nuovamente qui a Cremona, dove racconta e produce quotidianamente l’artigianalità d’eccellenza.”
Il pasticcere, ormai una figura di riferimento nel panorama dolciario italiano, ha ricordato le origini della sua impresa familiare, fondata nel 1968. “Il nostro lavoro consiste nel trasformare qualcosa che alla gente piace in qualcosa di ancora più speciale, per regalare un momento di piacere alla mente e al palato”, ha dichiarato Antoniazzi, orgoglioso della tradizione che porta avanti con passione insieme alla sua famiglia, oggi alla seconda generazione.
UNA STORIA DI TRADIZIONE E INNOVAZIONE NELLA PASTICCERIA
L’incontro con il pubblico è stato aperto da un video che ha raccontato le attività della pasticceria Antoniazzi, dai dolci alle creazioni speciali per eventi e banqueting, fino alle famosissime pasticcerie mantovane. La storia della pasticceria ha attraversato anche momenti di grande difficoltà, come nel 1994, quando l’esondazione del Po costrinse i cittadini di Mantova a restare chiusi in casa. Fu in quell’occasione che la pasticceria Antoniazzi avviò il servizio di delivery, un’iniziativa pionieristica per l’epoca che permise all’azienda di espandersi e farsi conoscere oltre i confini della propria città.
“Oggi portiamo avanti le tradizioni culinarie che fanno parte della nostra storia, come il torrone, la sbrisolona e il panettone”, ha aggiunto Antoniazzi, che ha anche raccontato dei suoi nuovi progetti, tra cui l’acquisizione dello storico ristorante Il Cigno di Mantova, dove la sua famiglia continuerà a trasmettere l’arte culinaria mantovana alle generazioni future.
I DOLCI COME ESPERIENZA SENSORIALE
Durante l’incontro, i presenti hanno potuto degustare diverse varianti del torrone realizzato da Antoniazzi, una vera e propria delizia per il palato. Ma non solo: il maestro pasticcere ha anche presentato il suo nuovo panettone, prodotto in piccole quantità per garantire la qualità artigianale e il rispetto dei tempi di lavorazione. “Non puntiamo alla quantità, ma alla qualità. Produciamo solo pochi pezzi, ogni uno con il giusto tempo di lavorazione”, ha sottolineato Antoniazzi, confermando il suo impegno a mantenere alto lo standard dell’artigianato dolciario.
LEONARDO CAI E IL SUO PAN DI STRACCI
Leonardo Cai ha presentato come tesi di laurea in design il progetto del Pan di stracci. Una vera novità gastronomica che ha trovato il suo battesimo alla Festa del Torrone, da qualche anno laboratorio di novità e invenzioni: dal profumo al torrone, al dolce mandorlato alla fragranza di panettone, sbrisolona, piuttosto che pan pepato. “Nell’inventare il Pan di stracci ho pensato alla vocazione tessile di Prato e all’attenzione al riuso degli scarti di lavorazione – spiega -. Mi sono immaginato che la stesa cosa si potesse fare con ‘gli scarti’ della lavorazione delle brioche, straccetti a loro modo che adeguatamente assemblati possono diventare comodamente un dolce da convivio. Questa è stata l’idea che ora, con mio grande stupore e soddisfazione, presentiamo grazie a Massimo Rivoltini e Massimo Peruzzi di Confartigianato“.
LA VISIONE DI CONFARTIGIANATO E L’ASSOCIAZIONE APEI
L’importanza dell’artigianato e della tradizione è stata sottolineata anche da Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Alimentare e Dolciaria Lombardia, che ha conferito la targa al maestro pasticcere. “Nessuna innovazione potrà mai sostituire l’uomo”, ha dichiarato Rivoltini, ricordando come “è l’artigiano che rappresenta il vero innovatore, portando avanti la convivialità e la qualità che ci rendono riconoscibili nel mondo.”
Un altro momento significativo dell’incontro è stato l’intervento sull’APEI (Associazione Pasticceri Eccellenze Italiane), sostenuta da Iginio Massari. L’APEI è nata con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per i pasticceri d’eccellenza, promuovendo il confronto e l’aggiornamento continuo. L’associazione ha anche posto l’accento su come la pasticceria si stia evolvendo, con una maggiore attenzione alla qualità delle materie prime e alla gestione delle porzioni, nonché al rispetto delle normative sugli allergeni.
TRADIZIONE E ’INNOVAZIONE DEL DOLCE ITALIANO
La giornata di oggi alla Festa del Torrone di Cremona ha rappresentato un momento di grande valore per la pasticceria italiana, dove tradizione e innovazione si incontrano, offrendo al pubblico un assaggio non solo dei dolci, ma di un’esperienza gastronomica che racconta la passione, il lavoro e la dedizione degli artigiani del gusto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link