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“CIAK: Classici in rete”: studenti delle medie portano Giufà su TikTok


PALERMO. Timido e appartato si è travestito da fantasma, e come un fantasma si muove in una sala illuminata dagli schermi di smartphone su cui alienati viaggiano gli sguardi e le attenzioni dei suoi coetanei. Giufà ha 12 anni, non ha uno smartphone e in questa notte di Halloween è l’unico ad accorgersi e a vedere l’immensa Luna fuori dalla finestra. Sono questi alcuni passaggi di una delle storie che animano i cortometraggi realizzati all’interno dell’innovativo progetto tutto palermitano ‘CIAK: Classici in rete’, che ha coinvolto giovani studenti e professionisti del cinema, impegnati a reinterpretare i classici della tradizione popolare, attraverso il linguaggio cinematografico e digitale. Al centro delle storie la figura di Giufà, simbolo della cultura siciliana, ma anche ponte con quella araba e giudaico spagnola, che gli studenti hanno attualizzato attraverso due cortometraggi freschi e contemporanei. Il mito proiettato nei loro mondi, sulle strade della città e veicolato attraverso i canali social appena nati di ‘Ciak: Classici in rete’ (Youtube, TikTok, Instagram). Progetto realizzato dall’Istituto Comprensivo Marconi di Palermo, capofila dell’iniziativa, in rete con l’Associazione Incontrosenso Ets e il Teatro Atlante. Vincitore del bando ‘Per Chi Crea’ della SIAE promosso dal Ministero della Cultura, ‘Ciak: Classici in rete’ trae ispirazione dalla ormai conosciutissima manifestazione ‘Classici in Strada’ e ha l’obiettivo di portare dalla strada alla rete i classici. Sono stati realizzati nel corso di questo progetto, oltre alle due opere video su Giufà, anche 50 video girati nel corso della manifestazione del 2024, che potranno essere visti all’interno dei canali social di ‘Ciak: Classici in rete’.

‘CIAK: Classici in rete’ ha coinvolto oltre 70 studenti di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, in un percorso educativo che ha spaziato dalla narrazione audiovisiva alla comunicazione digitale, con il supporto di noti professionisti come il videomaker Antonio Macaluso, gli esperti del Teatro Atlante, l’attrice Simona Malato, l’attore e autore teatrale Melino Imparato. Anche la colonna sonora è originale, con testo scritto dagli alunni della classe 3^I, seguiti dalla musicista Serena Ganci. Attraverso questi laboratori, Giufà è stato trasformato in un adolescente del nostro tempo, un personaggio alle prese con le sfide dell’iperconnessione e dell’alienazione digitale, problematiche reali che toccano profondamente la loro generazione.

Un progetto che promuove un uso consapevole del digitale e dei mezzi tecnologici attraverso il cinema. L’obiettivo di ‘CIAK: Classici in rete’ è duplice: non solo culturale, ma anche formativo, per offrire ai giovanissimi una nuova prospettiva sul loro rapporto con la tecnologia, trasformando strumenti di uso quotidiano come lo smartphone in mezzi attivi di creatività e narrazione. La Preside dell’Istituto Marconi, Prof.ssa Rosalba Floria, esprime l’entusiasmo della scuola per il progetto: «Il progetto nasce dalla possibilità di aderire a un avviso della SIAE per la promozione del linguaggio audiovisivo e la sensibilizzazione delle nuove generazioni al linguaggio cinematografico. Un progetto ambizioso, con una duplice finalità: documentare ‘Classici in strada’, iniziativa di grande importanza per la nostra città, che nasce dalle scuole, per le scuole, e soprattutto per il territorio; allo stesso tempo, mira a riscoprire la figura di Giufà, con il suo carattere scanzonato e un po’ ingenuo, adattandola ai nuovi linguaggi. Questo approccio consente di offrire un’interpretazione immediata delle attuali limitazioni alla socialità, che tuttavia rappresentano anche momenti privilegiati in cui i nostri ragazzi cercano il contatto con gli altri». Una riflessione più ampia su come il digitale possa favorire espressione, creatività, ma soprattutto una sana socialità.

Come spiega Antonio Macaluso: «Abbiamo provato a trasformare l’oggetto smartphone da oggetto passivo di fruizione a oggetto attivo di creatività, di racconto, di narrazione. Abbiamo portato il cinema, la tradizione e i miti siciliani direttamente nel loro mondo digitale, affinché potessero imparare a usare in modo consapevole i social media e riappropriarsi di storie antiche con occhi nuovi, attraverso la realizzazione di due brevissimi cortometraggi ironici ma anche un po’ drammatici. Sono stati immersi in tutte le fasi di realizzazione di un film, vivendo in prima persona l’esperienza di lavorare dentro la produzione cinematografica: dall’ideazione alla scrittura, dal set alla colonna sonora. Il cinema dentro il loro mondo e a portata “consapevole” di smartphone, per raccontare una storia che sentono davvero loro».

Progetto pilota che porta i classici fuori dalle mura scolastiche, sulle piazze, sui social, attraverso l’occhio e il linguaggio dei giovani. Attualizzare ciò che gli studenti imparano tra i banchi in una narrazione del vero è una delle sfide educative di questo tempo. ‘Ciak: classici in rete’ è un progetto sperimentale che desidera coinvolgere altre scuole e istituzioni culturali, ponendo l’accento sulla necessità di un’educazione digitale che permetta ai ragazzi di affrontare l’era ipertecnologica in cui vivono. Questo progetto si è posto come obiettivo quello di formare i giovani all’uso dei nuovi media come strumenti di dialogo e riscoperta della letteratura e dei miti della tradizione.

Buone visioni: Giufà e la tradizione sbarcano su Tik Tok. Altro passaggio del progetto è la creazione dei canali social ufficiali del progetto ‘Ciak: Classici in rete’ nei quali sarà possibile vedere, oltre ai due cortometraggi girati dai giovani studenti dell’Istituto Marconi di Palermo, anche i cunti tradizionali di Giufà e tutti gli spettacoli delle scuole del territorio che hanno partecipato al progetto ‘Classici in strada’. Questa messa in rete è infatti un invito aperto a tutte le scuole, le agenzie educative sul territorio e le istituzioni culturali siciliane per unirsi a questa “rivoluzione culturale” che valorizza le tradizioni locali e offre ai giovani una visione critica e creativa del digitale. Questa iniziativa, che porta i classici “dalla strada alla rete”, è solo il primo passo di una più ampia proposta educativa e culturale, con la speranza di ispirare altre realtà regionali a diffondere consapevolezza sull’uso dei media digitali e promuovere la ricchezza del patrimonio culturale siciliano.

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Atto conclusivo di questo progetto è la proiezione dei due corti, il 20 novembre alle 9.30, al Cityplex Multisala Tiffany di Palermo. L’iniziativa è aperta agli studenti della scuola.

STRALUNATI – GIUFÀ E LE LUNE – In una notte di Halloween, un gruppo di “Smombie” (zombie digitali), ragazze e ragazzi immersi nei loro smartphone vede apparire varie lune sugli schermi, ignari del mondo reale che li circonda. Travestito da fantasma, Giufà tenta di inserirsi e interagire, ma i suoi coetanei, in uno stato di trance digitale, continuano a scorrere senza sosta. Ma chi tra loro riuscirà a cogliere la vera magia della notte? Un cortometraggio che invita a riflettere sulla nostra dipendenza dai dispositivi e ad apprezzare la bellezza del reale.

LA PARABOLA DI GIUFÀ – con Simona Malato e Melino Imparato – Nel cuore di una domenica mattina, Giufà è incollato alla televisione, immerso nel fascino ipnotico delle immagini. Sua madre, esasperata, gli intima: “Stacca la TV e vieni a messa!” Con l’inconfondibile ingenuità che lo contraddistingue, Giufà interpreta le parole alla lettera.  Un racconto che esplora il contrasto tra tecnologia e comunità, invitandoci a sorridere delle piccole follie quotidiane.



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