IVREA. Un’Ivrea accogliente e consapevole partendo da bar, negozi e B&B, primo interfaccia del turista che approda in città. Questo è il momento dello scatto in avanti. Secondo i dati forniti dal Comune, Ivrea nel 2018 è stata la meta scelta da 17mila visitatori con una permanenza media di due notti. Nel 2023 di arrivi ne sono stati registrati 24.500: l’incremento si aggira attorno al 45% e riflette un trend che prosegue pure sul 2024, come attestato dai riscontri a cadenza bimestrale di Turismo Torino e Provincia (il castello, per esempio, ha totalizzato da solo 3.200 ingressi da luglio a ottobre, primi tre mesi dall’apertura).
E allora ecco che come gestire al meglio la crescita di un fenomeno non più relegato al solo periodo di Carnevale, è la sfida da vincere anche per il mondo del commercio di Ivrea, 889 realtà tra 574 negozi di alimentari e non, 175 esercizi tra bar e ristoranti, e un numero ragguardevole di operatori specializzati sull’ospitalità (ben 140 tra B&B e alberghi), primi ambasciatori della città e a contatto diretto con i turisti.
È questa la cornice in cui vanno a collocarsi i corsi di formazione gratuiti destinati proprio al settore del commercio e della ricettività grazie a 300mila euro del Ministero del turismo, che sono stati intercettati tramite bando dalla precedente amministrazione comunale nell’ambito del progetto “Go-Ivrea: da sito Unesco a destinazione turistica”, di cui i corsi rappresentano appunto una delle linee di intervento. Il via ai corsi, con coordinatore il Consorzio operatori turistici Valli del Canavese e la collaborazione di Ascom, scatta operativamente lunedì 18 novembre, alle Officine H, secondo un calendario che prevede cinque giornate di approfondimento su vari temi chiave.
non più viaggi ma esperienze
Si inizierà il 18 novembre con “Le modalità per una gestione performante e accessibile dei social media e del proprio sito internet” esplorando, inoltre, le potenzialità e rischi dell’Intelligenza artificiale, e si continuerà il 27 novembre dedicando 4 ore al tema del Customer relationship management per rafforzare la qualità dell’accoglienza e assicurare un’esperienza memorabile per i visitatori.
dai social al marketing
Nella seconda metà di gennaio si terrà un incontro di mezza giornata sui temi della comunicazione verbale e non verbale, mentre a febbraio verrà dedicata un’intera giornata alla scoperta del territorio con un appuntamento nel quale i partecipanti saranno invitati a guardarsi attorno con occhi nuovi, e saranno guidati nella progettazione di una strategia di co-marketing.
La formazione terminerà con 12 ore dedicate a un corso di inglese per l’accoglienza che mira a potenziare le abilità di comunicazione per gli operatori che abbiano già una conoscenza di base della lingua. In vista della prima giornata, si contano già 41 adesioni.
nuovi itinerari e poi fiere internazionali
Mercoledì scorso, in sala dorata, è avvenuta la presentazione del pacchetto. Si tratta del «primo tassello di una progettualità molto più ampia – ha inquadrato Filippo Ghisi, Site manager di Ivrea città industriale del XX secolo – che la nostra città realizzerà nel corso del 2025 finalizzata alla valorizzazione turistica del sito Unesco e ai necessari collegamenti tra questo e la città storica. Le azioni, molte e variegate, comprendono, oltre alla formazione, la realizzazione di un sito turistico, il rifacimento della segnaletica e della grafica coordinata, l’elaborazione di itinerari turistici, mostre fotografiche e l’avvio di un sistema di bike sharing. Una parte importante del nostro progetto, in collaborazione con Turismo Torino e provincia, sarà poi dedicata all’internazionalizzazione della nostra città e alla sua promozione con la partecipazione a fiere e il coinvolgimento di giornalisti e influencer».
Silvio Bertero, presidente del Consorzio turistico valli del Canavese, si è detto certo che il maggior successo della filiera turistica passi «anche dalla crescita degli operatori che fanno accoglienza, ristorazione, commercio e artigianato, dobbiamo dare loro buoni strumenti per crescere e questo non è che un primo passo». Perché, ha fatto notare Ascom per voce della presidente Luisa Marchelli, il turismo oggi «è fatto anche di relazioni e di servizi».
lavorare sulla consapevolezza
Per questo è fondamentale che tutti gli attori del sistema turistico siano «formati e pronti a offrire un’accoglienza di alto livello». In altre parole, come è stato riassunto dal sindaco Matteo Chiantore, «sul territorio sta crescendo la consapevolezza della potenzialità della nostra città come destinazione turistica. Questo ciclo formativo, caldeggiato dall’assessore Massimo Fresc, è un passo importante per dare concretezza a questa consapevolezza. La risposta finora ricevuta è molto positiva e questo ci stimola a proseguire su questa strada, rafforzando ulteriormente il legame tra il settore pubblico e le realtà economiche locali».
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