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Venafro. Priamo sotto la lente, le “Mamme” denunciano lacune e ritardi


L’Associazione “Mamme per la Salute e l’Ambiente” ODV ETS di Venafro invita gli organi di informazione a partecipare a una conferenza stampa che si terrà il 23 novembre prossimo, alle ore 17, a Venafro presso la Palazzina Liberty. Durante l’evento sarà illustrata la Relazione tecnica del Piano Regionale Integrato per la Qualità dell’Aria in Molise (PRIAMO): contenuti e valutazioni.
Parteciperà il dottor Roberto Giua, igienista industriale IIC e già direttore del Centro Regionale Aria ARPA Puglia.
Si tratta di un’importante iniziativa delle Mamme di Venafro per entrare nel dettaglio della vicenda, che parte dalla sentenza del TAR Molise (n. 175/2023), con la quale i giudici amministrativi avevano accolto il ricorso presentato dalla stessa Associazione e dal WWF Molise. Successivamente, la giunta regionale aveva adottato un provvedimento dal titolo “Misure integrative del PRIAMO” che, secondo quanto sostengono “Mamme per la Salute” e WWF Molise, sarebbe in aperto contrasto con quanto stabilito dalla sentenza dei giudici di Campobasso.
Occorre anche dire che l’Associazione “Mamme per la Salute” di Venafro e il WWF Molise hanno provveduto a inviare a tutti gli Enti la loro “Relazione tecnica per la revisione del PRIAMO”.
«È giunto il momento – hanno scritto l’Associazione venafrana e il WWF – di porre fine a questa situazione di stallo. Non possiamo più accettare l’inerzia. Servono azioni immediate, concrete e risolutive per proteggere l’ambiente e garantire la salute dei cittadini, come già avvenuto in altre regioni colpite da emergenze ambientali. I dati non lasciano spazio a dubbi: l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli insostenibili con gravi ripercussioni sulla salute pubblica.
“Il meglio è nemico del bene” – l’attesa di soluzioni ideali è diventata un alibi per l’inazione. Non c’è più tempo da perdere. Chiediamo con urgenza: interventi efficaci e coordinati, ovvero, un piano dettagliato e attuabile per ridurre le emissioni e migliorare i sistemi di monitoraggio ambientale; tempistiche vincolanti: scadenze precise e verificabili per garantire progressi reali. Da oltre 20 anni si dibattono soluzioni rimaste lettera morta, nascoste in atti sconosciuti alla cittadinanza; trasparenza e coinvolgimento: una partecipazione attiva delle comunità locali e delle associazioni, con un controllo pubblico costante e accessibile.
È il momento di agire senza indugi. La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente non possono più attendere.»
Il documento contiene una valutazione critica del PRIAMO e della Delibera di giunta regionale n. 172 del 3 aprile 2024, fornendo un’analisi dettagliata dei punti di debolezza e degli aspetti da approfondire ulteriormente. Nello specifico, il documento «evidenzia le lacune nelle attuali misure e propone una serie di suggerimenti basati su analisi scientifiche approfondite e sulla normativa ambientale vigente.
Nel capitolo 9 della relazione, sono elencate azioni concrete a medio e lungo termine, fondate sui principi di precauzione e responsabilità. Tra le azioni proposte, si sottolinea la necessità di un monitoraggio accurato delle emissioni locali e di un inventario delle emissioni misurato in loco con strumentazione specifica, che includa l’analisi delle emissioni di ciascuna sorgente e della relativa deposizione al suolo.
Queste misure risultano essenziali sia per il raggiungimento degli obiettivi del rapporto ambientale allegato al PRIAMO, sia per rispondere alle evidenze emerse dagli studi epidemiologici condotti finora.
Riteniamo – ancora le Mamme – fondamentale che tutti i soggetti istituzionali coinvolti facciano propri questi principi, dando avvio a interventi tempestivi e realmente incisivi, senza ulteriori rinvii, al fine di garantire la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica nel territorio di Venafro.
La Regione Molise è infatti chiamata ad attuare la sentenza del TAR Molise n. 175 del 30 maggio 2023, emessa a seguito del ricorso promosso dalla scrivente Associazione in collaborazione con il WWF Molise.
L’inerzia dimostrata finora, che si protrae da oltre un anno, non può essere più tollerata, poiché in gioco vi sono la salute e la vita stessa dei cittadini di Venafro».

M.F.



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