L’edificio e il progetto di riqualificazione promosso dall’associazione che con i mercatini dell’usato fa beneficienza. La presidente Veronesi: «Vogliamo attivare tutte le realtà per una città partecipata»
Nuova energia nella cabina Enel dei Giardini Margherita, dismessa da anni. Da quella elettrica a quella umana, solidale, benefica e improntata al volontariato e all’incontro.
Una transizione completata con la rifunzionalizzazione e riqualificazione architettonica dell’edificio avvenuta grazie all’associazione no profit «Reuse with love», attiva da oltre dieci anni e forte di 150 socie e amiche, ormai note in città per i loro mercatini di abiti e vestiti usati (di grande qualità), uno invernale e l’altro estivo, i cui proventi vengono devoluti di volta in volta a specifici progetti di solidarietà.
La loro storica sede, ancora attiva, di via Savenella, con la boutique solidale e il centro smistamento, non bastava più e così è stato individuato quell’oggetto abbandonato e avviato un dialogo con il Comune, tramite bando (per anni andato a vuoto), proponendo un progetto di recupero: riuso. Missione, non facile, ma compiuta.
L’inaugurazione con il sindaco Matteo Lepore e il suo predecessore, Virginio Merola, che recepì la proposta nel 2020, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e una miriade di amici sostenitori, fra cui il presidente Pier Ferdinando Casini. Intervento firmato dall’architetto Mario Cucinella e portato avanti, con un anno di lavori, dal collega Emanuele Dionigi di «Controluce», mantenendo alto il concetto di sostenibilità «olistica» (il progetto architettonico sarà presentato nel prossimo numero della rivista «The Plan»».
Un investimento che supera i 600 mila euro il 70% dei quali raccolti con delle sponsorizzazioni e il resto dai ricavi dei mercatini griffati: ogni anno Reuse, che ha l’abilità di raccogliere donazioni da armadi «importanti», riesce a distribuire in beneficenza circa 100 mila euro (850 mila in totale dal 2014).
Nelle ultime edizioni una parte è stata destinata all’impresa della Cabina Enel, di proprietà del Comune, ora data in concessione per 33 anni all’associazione. Un immobile industriale particolare, di circa 180 mq calpestabili, dove ancora insistono a vista gigantesche valvole e parti di impianti elettrici, con soffitti altissimi (c’è un invisibile dislivello verso i viali) e ora dotato di grandi vetrate affacciate sul parco. Lo spazio inaugurerà nel gennaio 2025 ospitando un evento off di Arte Fiera, «Inside Out Project», ideato dall’artista francese di fama mondiale JR che ha invaso altri spazi pubblici in oltre 150 Paesi.
Nella nuova Centrale Reuse non ci saranno solo azioni artistiche, ma sarà un centro di aggregazione trasversale: «Un hub creativo e culturale, incentrato sul volontariato, sul riuso, sulle iniziative benefiche (sul loro sito c’è un bando aperto fino al 30 novembre), progetti d’inclusività e sostegno sociale», dice la presidente Veronica Veronesi. «L’intento è attivare collaborazioni con tutti coloro che, come noi, sostengono un’idea di città partecipata, conviviale e solidale ripensata nello spirito di esperienze innovative di cui Bologna è simbolo», le fa eco la vicepresidente Leopolda Sassoli de Bianchi.
Dopo le Serre e la Cabina Enel, il cerchio ai Giardini Margherita va chiuso con il recupero della Palazzina Jacchia, le cui impalcature resistono da anni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link