In Consiglio regionale si fa il punto sui finanziamenti per la realizzazione dei nuovi ospedali: i fondi Inail ammontano a 2,25 miliardi di euro. Si è svolta questa mattina dinanzi alle Commissioni congiunte Bilancio e Sanità l’audizione dell’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, in merito alla copertura dei costi di progettazione degli interventi di edilizia sanitaria.
L’assessore ha spiegato nell’informativa i due principali temi: i costi di progettazione e quelli di realizzazione. Sui primi, la Regione ha una disponibilità di oltre 82 milioni su una previsione di spesa di circa 73 milioni. Riguardo alla progettazione, l’Assessore ha sottolineato il buon lavoro svolto dalla Regione, che ha consentito di ottenere 200 milioni in più oltre ai 400 inizialmente previsti per un importo complessivo di 2,257 miliardi di euro di fondi Inail destinati al Piemonte.
“Il decreto ministeriale è stato sottoscritto dai tre ministri competenti ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: si è provveduto a stanziare le ulteriori richieste del Piemonte, per un importo complessivo di 602,9 milioni di euro, in modo da coprire interamente l’incremento dei costi degli ospedali in progetto e portando a 2,257 miliardi di euro la disponibilità complessiva sui fondi Inail” ha annunciato l’assessore Riboldi
Riboldi ha poi precisato che l’Inail si sta coordinando con le Regioni per strutturare le gare. Altro capitolo affrontato è stato quello relativo al tasso di interesse per la restituzione del debito. Il ministero ha calmierato il tasso d’interesse che l’Istituto praticherà nei confronti delle Regioni, tra cui il Piemonte, stabilendolo al 4%.
Riboldi ha aggiunto che l’intera programmazione di nuove strutture sanitarie prevede 180 cantieri, con un budget complessivo di 4,5 miliardi ed è in elaborazione un portale grazie al quale i cittadini potranno seguire passo passo il procedere dei lavori.
Per quanto riguarda la sola progettazione dei nuovi ospedali, “la Regione Piemonte ha una disponibilità di oltre 82 milioni e l’attuale previsione di spesa è di circa 73 milioni: cautelativamente abbiamo stanziato qualcosa di più”. Questi fondi arrivano per 5,31 milioni dalla Cassa depositi e prestiti (senza interessi), 21,16 milioni fondi propri della Regione (Bilancio 24); 34,619 milioni di investimenti della Sanità milioni in conto capitale e per 21,188 dal Fondo sociale europeo 2025/26. Tali importi saranno successivamente rimborsati dall’Inail.
“Quella di oggi è una tappa importante, che avvicina il Piemonte alla realizzazione di un’operazione di edilizia sanitaria mai vista prima”. Ad affermarlo Roberto Ravello, presidente della Commissione Bilancio e vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. “Puntelliamo un percorso – ha continuato Ravello – che si arricchisce, con questo passaggio, di tre punti cardine: ulteriori fondi Inail, fondi per la progettazione degli interventi, strutturazione di Inail con strumenti territoriali adeguati al ruolo per la costruzione degli ospedali e tassi convenienti. Il Piemonte, è bene ribadirlo con orgoglio, è la Regione maggiormente premiata, ottenendo ben oltre 200 milioni di euro in più rispetto alla previsione iniziale di 400. Ciò è stato possibile grazie al prezioso lavoro dell’Assessore alla sanità Riboldi e, non di meno, grazie alla bontà e credibilità dei progetti”.
E ha concluso: “Siamo di fronte – conclude Ravello – a una filiera completamente pubblica: abbiamo fatto una scelta di campo coraggiosa, politicamente chiara e netta. Ora che abbiamo più di 80 milioni per la progettazione, possiamo procedere convintamente verso le prossime fasi. Amiamo la politica del fare, adesso è ora di correre”.
“In merito alla copertura dei costi di progettazione degli interventi in materia di edilizia sanitaria – ha affermato Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità – l’assessore Riboldi ha sempre lavorato con trasparenza e serietà, avviando una serie di iniziative per garantire risorse adeguate e potenziare il sistema sanitario regionale. L’iniziativa sui fondi Inail – prosegue Zappalà – è un’opportunità che prevede la valutazione di progetti per migliorare la sicurezza e l’efficienza delle strutture ospedaliere. Invece siamo arrivati al teatro dell’assurdo: l’assessore trova le risorse necessarie da Inail ma invece di ricevere un applauso unanime da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale, ottiene critiche per il suo operato. Questo fa pensare che la sinistra provi invidia perché ha capito che si tratta dell’assessore che negli ultimi 50 anni sta facendo di più per la sanità piemontese. Il nostro impegno è chiaro: potenziare gli ospedali, migliorare i servizi e garantire che le risorse siano destinate in modo mirato e oculato, affinché ogni progetto abbia un impatto positivo sui pazienti e sulle strutture sanitarie”
Diversa la lettura dai banchi dell’opposizione: “Nessuna vera novità sui nuovi ospedali, ma solo un nuovo tentativo di propaganda per nascondere il fallimento totale della Giunta Cirio sul tema dell’edilizia sanitaria in questi anni. Tutti auspichiamo e lavoriamo perché ci siano nuovi ospedali in Piemonte, ma non li costruiremo, certamente, con le promesse” hanno dichiarato la presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero e il segretario regionale Pd Piemonte Domenico Rossi
“La Commissione è stata utile per chiarire come non ci siano risorse stanziate per il Piemonte, ma un accordo per progetti “valutabili”, come dicono con chiarezza sia il DPCM sia l’accordo stato-regioni. I progetti valutabili sono aumentati, ma siamo lontani dall’approvazione. E la procedura è esattamente quella che ha portato a non avviare nessun progetto non solo in Piemonte, ma anche nelle altre Regioni. Inail valuterà i progetti, ma la risposta potrebbe essere negativa. Il rischio finanziario sui progetti resta tutto in capo alla Regione, che potrebbe ritrovarsi con tanti progetti e nessuna nuova opera” proseguono gli esponenti dem.
“Non è stato spiegato in nessun modo quali sono le motivazioni per cui le cose cambieranno in meglio nei prossimi anni rispetto all’ inattività della scorsa legislatura. Così come non è chiaro con quali parametri Inail valuterà i progetti. Inoltre, altre domande restano aperte: c’è anche la solidità finanziaria dell’ente richiedente? Perché per il Piemonte, qualora dovessero partire tutte le opere, si parla di una rata complessiva di almeno 150- 200 milioni di euro di euro. La decisione di virare su INAIL come potenziale finanziatore principale avrebbe potuto coincidere con la volontà di mettere in campo una stazione unica appaltante regionale sulle progettazioni così da garantire massima competenza senza scaricare sulle singole ASL le potenziali criticità” aggiungono Pentenero e Rossi.
“Inail ha individuato 2,250 mld di progetti finanziabili in Piemonte, ma non ne ha ancora finanziato nessuno – ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle – Se è vero che queste risorse non incidono sulla capacità di indebitamento della Regione Piemonte, è vero anche che, restituendole in 20 anni al 4% annuo, si arriverebbe a pagare circa 120 milioni di euro all’anno di canoni (che sia aggiungerebbero a quelli dei PPP di Torino e Novara). Siamo preoccupati che queste risorse possano comportare una riduzione della nostra capacità di garantire la nostra offerta di servizi sanitari. E siamo altrettanto preoccupati che Inail possa considerarci non in grado di far fronte alla restituzione di tutto il plafond. Inail farà da stazione appaltante di tutti gli ospedali e, ci informa l’assessore, sta costituendo unità locali per seguire le gare. Siamo preoccupati che, in caso di via libera gli ospedali piemontesi, una nuova struttura locale di INAIL possa partire da zero per seguire 8 appalti così complessi: occorre che SCR e Azienda Zero trovino un ruolo e un coinvolgimento”.
“Finalmente si è fatta chiarezza – ha afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti – Questa mattina nella seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Sanità l’assessore Federico Riboldi ha precisato che i costi per la progettazione per tutti i nuovi ospedali finanziabili con i fondi Inail (compresi i nuovi presidi di Alessandria e Cuneo) è complessivamente di 73 milioni di euro, e che tali risorse non verranno anticipate da nessuno, ma dovranno essere reperite dalla Regione Piemonte. Pertanto, l’assessore Riboldi ha smentito non solo alcuni suoi “virgolettati” riportati sui giornali, ma anche quanto affermato in Commissione il 22 ottobre, ovvero che “non abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per Cuneo ed Alessandria, per la progettazione degli ospedali”, in quanto tali risorse sarebbero disposte dal MEF. Evidentemente, aveva ragione Cirio nel dichiarare nei giorni scorsi che le risorse in questione saranno coperte da fondi regionali. Ora si tratterà di capire come verranno ripartite tra le diverse aziende sanitarie interessate. Se oggi si è finalmente introdotto un elemento di linearità nella discussione, il merito va all’insistenza del Partito democratico nel pretendere precisazioni puntuali. Avremmo tutti potuto risparmiare tempo prezioso, se la Giunta sin dall’inizio avesse avuto le idee chiare sull’approccio corretto per attingere ai finanziamenti Inail. Quello che è certo è che la storia del nuovo ospedale di Alessandria è ancora tutta da scrivere e consiglierei all’assessore Riboldi prudenza nell’indicare con certezza che sarà pronto nel 2032”.
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