Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

La nostra sala è l’unica non riqualificata


Sono ritornati a protestare pubblicamente gli anziani del centro sociale di Sbarre, che da oltre otto mesi non hanno più una sede delle loro attività a causa dei lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Graziella che li ospita da anni. Un intervento necessario e che nessuno contesta, diventato però un’eterna attesa di poter rientrare nell’unico spazio ricreativo a disposizione di questa fascia sensibile di popolazione cittadina.

L’immobile è stato riqualificato in gran parte ma resta inagibile proprio la sala del centro

Davanti all’ingresso dell’ex circoscrizione si è riunito questa mattina un gruppo di utenti con gli operatori del centro, organizzando un sit it accompagnato da cartelli e striscioni per denunciare una situazione che ha dell’incredibile. I lavori di riqualificazione sono stati infatti quasi interamente conclusi, come dimostra la regolare attività degli uffici. L’unica parte ancora non agibile è proprio la sala del piano terra che costituisce lo spazio concesso al centro sociale dal Comune. “Da mesi protestiamo e ci confrontiamo con l’amministrazione – spiega la referente Annamaria Tripodi – e per essere informati sui lavori abbiamo partecipato a sei commissioni consiliari. L’ultima notizia, che abbiamo appreso dall’assessora comunale al welfare Lucia Nucera, è che la ditta che ha ristrutturato l’edificio sarebbe andata via, lasciando soltanto i nostri locali non riqualificati”. In seguito sono giunte le rassicurazioni del consigliere Giovanni Latella, che ha parlato di una consegna della sala entro le prossime settimane, ma gli anziani si sentono presi in giro.

A poca distanza dalla protesta, in un’altra zona del popoloso quartiere e nelle stesse ore, il sindaco inaugurava il parco urbano del rione Marconi. Dopo l’evento Falcomatà è stato intercettato da alcuni anziani residenti a Sbarre, che non sono mai riusciti a contattarlo e hanno colto l’occasione per esprimergli lo scoramento per la perdita dell’unico punto di aggregazione del quartiere; tra loro anche la senior del gruppo, 95enne, che non si è scomposta nel ricordare al primo cittadino la genesi del centro, voluto dal padre Italo e che oggi ha alle spalle una storia lunga vent’anni. 

“Qualcuno ha detto chiaramente al sindaco – continua Tripodi – che non sta rispettando un progettodi suo padre. Italo ci aveva dato quei locali, invece Giuseppe ci ha buttati fuori dall’oggi al domani. Una cosa del genere non è mai successa, perché i sindaci arrivati dopo Italo Falcomatà hanno sempre mantenuto questa esperienza, senza mettere in discussione niente”. Il sindaco ha ascoltato gli anziani promettendo di festeggiare insieme il Natale, ma la referente commenta: “Ha parlato dei petrali che mangeremo ma farebbe meglio a dire chiaramente quello che sta succedendo. Non abbiamo un posto dove andare e per queste persone in età avanzata è un vero dramma. La signora più anziana non è riuscita a trattenersi e ha pianto, per lei queste lunghe giornate chiusa in casa sono una sofferenza. Si tratta di un’emergenza sociale che non permetteremo sia trascurata”. Gli anziani di Sbarre avevano già annunciato l’intenzione di rivolgersi a Striscia la Notizia e se non riavranno la loro sede sono pronti a scendere di nuovo in strada, nel periodo delle feste natalizie. 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Il supporto del consigliere Cardia. “Rabbia e vergogna, questo è un luogo pulsante della comunità locale”

Al sit in ha presenziato il consigliere comunale Mario Cardia, che sin dall’inizio ha sostenuto la causa del centro sociale di Sbarre. “Non si può che provare rabbia e vergogna – dichiara – perché questo centro non è da considerarsi solo un edificio, ma il cuore pulsante della comunità locale, un luogo di valore inestimabile per la socializzazione e il supporto agli anziani che vi partecipano attivamente. Queste persone non sono meri oggetti da spostare, ma individui, a cui si deve rispetto e considerazione”.

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Cardia è stato promotore di varie commissioni consiliari aperte per avere chiarimenti su questa vicenda, e aggiunge: “È inconcepibile che, dopo vent’anni di dedizione e partecipazione attiva, questi anziani vengano trattati con tale disprezzo e indifferenza.  Chiedo, quindi, con forza che venga ripristinata la piena operatività del centro sociale e che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire agli anziani il diritto di continuare a usufruire dei servizi che il centro offre”. 

I lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’immobile di via Graziella avrebbero dovuto finire il 31 maggio ma la data è slittata diverse volte. Oggi appare un’inaccettabile beffa che il cantiere non ci sia più ma l’opera sia incompleta danneggiando l’utenza più fragile. I locali occupati dal centro restano inaccessibili e nello stesso stato di inagibilità di quando, lo scorso marzo, gli utenti furono fatti uscire in fretta e furia senza avere nemmeno il tempo di recuperare i materiali acquistati e usati per le attività.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi